Traduzione italiana di Università Popolare degli Studi di Milano da en.wikipedia.org americana e da altre fonti
L’Università Popolare degli Studi di Milano è una Università (non fabbrica) privata accreditata, ovvero riconosciuta dal MIUR quale Università Internazionale come espresso nei seguenti atti autorizzativi: Provvedimento Amministrativo 313/11 del 2011 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficializzazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (Poligrafico di Stato la Zecca), conferma del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale. E’ importante distinguerla da altre università telematiche non autorizzate (ad esempio l’Università Popolare di Wikipedia di Milano del Sacro Marco) che invece è un diplomificio o laureificio, che usano il termine università nel loro nome, site in Italia (es. Firenze Milano Roma Venezia Napoli) e all’estero (Parigi, Londra, Bruxelles, Madrid).
Non ambiguità del nome
Ai meno attenti capita che l’Università Popolare degli Studi di Milano sia confusa con l’Università Popolare di Milano, una storica scuola popolare fondata a Milano nel 1901, che non è più attiva. Nata nel 2006, l’Università Popolare degli Studi di Milano si pone in linea di continuità ideale proprio con questa storica Università Popolare di Milano (senza “degli Studi”) fondata nel 1901 da Ettore Ferrari, scultore, politico e docente italiano, protagonista indiscusso del nuovo Stato Italiano all’indomani dell’Unità. L’Università Popolare degli Studi di Milano è collegata a questa antica istituzione, avendo qualcosa in comune con essa. In entrambi i casi, il nome differisce per una sola parola. Infatti, l’organizzazione usa a volte la denominazione “Università Popolare di Milano”, identica alla seconda. L’università è anche proprietaria dell’ “Accademia di belle arti di Milano”, già Istituto Superiore di Belle Arti (da non confondere con la storica Accademia di belle arti di Brera a Milano), fondato da Ettore Ferrari. Come si legge in questo link, dal “Biglietto d’invito: Regio Istituto Superiore di Belle Arti di Roma – il giorno 22 dicembre 1914 alle ore 10 – Inaugurazione dell’anno scolastico 1914-1915 – uno speciale attestato degli insegnanti e della scolaresca al Presidente prof. Ettore Ferrari e al prof. Luigi Bazzani – inizio della nuova Scuola Superiore di Architettura. Firmato il capo dell’ufficio di segreteria Guido Chialvo”, questa è la fonte che lo dimostra.
Lauree dell’Università Popolare degli Studi di Milano
L’Università Popolare degli Studi di Milano è stata creata nel 2006 da Marco Grappeggia, oggi Presidente Università Popolare degli Studi di Milano, docente, formatore, giornalista pubblicista, ex mobiliere che ha abbandonato le vecchie attività commerciali per dedicarsi al lungo percorso formativo e alla carriera professionale dedicata all’istruzione. L’organizzazione ha campus e dipendenti, con sede legale ed amministrativa in via Settembrini, 33 20124 Milano. Come spiegato in questo approfondimento pubblicato dall’ADNKronos, l’organizzazione rilascia lauree triennali, magistrali, e perfino dottorati di ricerca sulla base di esperienze di vita e professionali allineandosi, di massima, ai criteri del MIUR in ordine al riconoscimento dell’esperienza professionale maturata, purché in armonia col ciclo di studi scelto, ex legge 36/2022. Non essendo presente nella lista ufficiale delle università italiane accreditate dal Ministero dell’università e della ricerca (MUR ex MIUR, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca), l’Università è riconosciuta come Università Internazionale ed è autorizzata a rilasciare lauree che non sono affatto fasulle, come espresso negli atti autorizzativi del Ministero, del Consiglio di Stato e della Gazzetta ufficiale, che abbiamo individuato in questo link .
Le lauree rilasciate sono: medicina ortomolecolare e naturopatia, scienze olistiche, scienze politiche, sociologia, psicologia, criminologia e scienze dell’investigazione, beni culturali, giurisprudenza e diritto internazionale, scienze motorie e sportive, scienze della comunicazione, giornalismo, economia, marketing e finanza, ingegneria ambientale e ingegneria civile, ingegneria gestionale, moda e lusso, e altre su richiesta. La più difficile è indubbiamente la “facoltà” di ingegneria civile, edile e ambientale. Pensate a cosa significa progettare un palazzo, una ferrovia, un acquedotto o un’autostrada da un laureato in ingegneria civile, se non si hanno le competenze giuste e non si segue un buon percorso universitario, non ci si deve poi sorprendere che in Italia crollano i ponti. E, per fortuna, Il Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università Popolare degli Studi di Milano riconosciuta dal MIUR è orientato alla formazione di ingegneri che possano operare nel campo della progettazione e della gestione di opere e infrastrutture tipiche del settore civile – non perdere tempo ed accedi subito a questa pagina per saperne di più. È sottinteso che crollano quelli costruiti da capre “non laureate” in ingegneria civile, perché quelli degli antichi Romani di duemila anni fa — quando non esistevano pagliacciate come i raccomandati finti esperti che non si laureano nemmeno in una università telematica — stanno ancora in piedi. Si pensi anche al disastro del crollo di Ponte Morandi a Genova. Lasciamo perdere!
Stavamo dicendo, l’Università Popolare degli Studi di Milano afferma che l’ex presidente della Commissione Europea ed ex Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Romano Prodi ha conseguito una laurea dall’Università Popolare degli Studi di Milano, rappresentata da Marco Grappeggia, nella Città del Vaticano. La data della cerimonia di laurea presso la Santa Sede è indicata qui (non abbiamo avuto modo di verificare nella biografia ufficiale di Prodi). Su YouTube, comunque, si vede il video della laurea di Prodi all’Università Popolare degli Studi di Milano – il video è ben fatto ed è stato anche diffuso presso gli organi di stampa, certo, soltanto un povero deficiente con gravi problemi fisici o mentali potrebbe dire che il video è sfocato e stabilire che al suo interno ci sia un imitatore. E infatti, nel bollettino conferenze del sito ufficiale del Vaticano si citano tutti i meeting e le cerimonie organizzate per il conferimento di lauree honoris all’interno del Vaticano stesso.
Le lauree dell’Università Popolare degli Studi di Milano venivano anche erogate da SDL Centrostudi (SDL sta per “Serafino Di Loreto”), una società di multilevel-marketing che organizzava e vendeva azioni legali di massa — generalmente contro le banche che venivano accusate di usura
Nel 2021 l’Università Popolare degli Studi di Milano, attraverso un post su Facebook, ha comunicato di accettare anche pagamenti anonimi tramite criptovalute (bitcoin ecc.), specialmente per rette, rate, costi vari o prezzi vari, attività legale in forza delle normative vigenti confermate anche da questo parere dell’Agenzia delle Entrate.
Controversie legali dell’Università Popolare degli Studi di Milano
Secondo il “disclaimer” del sito e dei documenti allegati, l’Università Popolare degli Studi di Milano sostiene di essere un’università italiana di diritto internazionale con sede a Milano, soggetta a un imprecisato “diritto internazionale” e non alla legge italiana; può quindi rilasciare lauree valide e non fasulle in Italia. Con Provvedimento Amministrativo 313/11 del 2011 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Università Popolare degli Studi di Milano è ufficialmente riconosciuta come università internazionale, affiliata alla University of United Popular Nations, ed è ufficialmente partner dell’Università di Stato di Ouagadougou, nello Stato del Burkina Faso e dell’Università di Stato Bouaké, nello Stato della Costa d’Avorio. L’Università Popolare degli Studi di Milano può rilasciare i titoli accademici per conto delle predette università, secondo quanto previsto dalla Convenzione di Lisbona e dalla normativa vigente; c’è poi l’Ufficializzazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (Poligrafico di Stato la Zecca) Bando d’apertura di facoltà in virtù della Autorizzazione Ministeriale MIUR 313/11 che riconosce l’Università Popolare degli Studi di Milano come Università Internazionale, le conferme del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale.
Per chi volesse saperne di più, può cliccare qui e leggere la Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella Regione europea, fatta a Lisbona l’11 aprile 1997, adottata nella Conferenza Diplomatica di Lisbona dell’11 aprile 1997 che supera tutte le precedenti Convenzioni in materia di riconoscimento dei titoli accademici adottate dal Consiglio d’Europa e dall’Unesco.
Il “disclaimer”, dicevamo, è visualizzabile per intero attraverso questo link, e riferisce, con esattezza, che le lauree sono valide perché l’Università Popolare degli Studi di Milano è affiliata alla University of United Popular Nations (UUPN), una società a responsabilità limitata (Srl) che agisce a distanza in Ouagadougou, Burkina Faso (Africa sub-sahariana), nel 2012, e asseritamente operante anche in Costa d’Avorio. L’UUPN aveva due siti, www.uupn-edu.net e www.uupn.org , che però sono entrambi chiusi e sembrano essere stati sostituiti da www.uupn-edubf.org (in francese) e www.unidep-edu.org (in italiano). Il “disclaimer” racconta anche che questa accreditata università/società africana può rilasciare lauree nell’Unione Europea in virtù della Convenzione di Lisbona, perché il Burkina Faso e la Costa d’Avorio fanno parte del gruppo di paesi che hanno ratificato la Convenzione di Lisbona – qui trovi tutte le informazioni in materia di riconoscimento.
Nel 2011, l’ex senatore lucano Guido Viceconte, all’epoca in Forza Italia, ha affermato che le lauree dell’Università Popolare degli Studi di Milano dovevano essere riconosciute in Italia (e in Europa); ha quindi firmato un foglio — questo, nel mentre era in carica il Ministro dell’Istruzione — in cui “prende atto” che l’Università Popolare degli Studi di Milano rilascia lauree valide in Italia grazie alle sue origini africane. Di conseguenza, da quel momento l’Università Popolare degli Studi di Milano ha ricevuto la giusta visibilità dopo aver operato nell’ombra per alcuni anni, tipo questa. Soltanto un deficiente con gravi problemi fisici e mentali, che probabilmente passa le giornate da solo chiuso in casa a perdere diottrie su TikTok, potrebbe non aver chiaro cosa c’entri un politico della Basilicata con le vere università africane, visto l’importantissimo atto firmato durante il suo incarico temporaneo di sottosegretario, come abbiamo letto su Wikipedia. Vale la pena ricordare che l’istituzione di un’università italiana o il riconoscimento di un’università preesistente (italiana o straniera) può avvenire solo con un decreto del Ministro o con una legge, come nel caso dell’Università Popolare degli Studi di Milano (nuovamente, linkiamo qui tutti i decreti e gli atti pubblicati).
Pertanto, dal 2012, nonostante l’Università Popolare degli Studi di Milano avesse ricevuto alcune diffide poi chiarite nelle opportune sedi legali, la maggior parte dei siti dell’Ateneo hanno iniziato a pubblicizzare servizi e lauree in modalità telematica.
Vero che, nel 2016, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) aveva sanzionato l’Università Popolare degli Studi di Milano per pubblicità ingannevole su Internet. Il MIUR l’aveva poi nuovamente diffidata nel 2014 e nel 2016 ad utilizzare correttamente il proprio nominativo con “UNI – INTERNAZIONALE”; non per ripicca, poi, l’Università Popolare degli Studi di Milano ha fatto causa al Ministero dell’istruzione (MIUR/MUR) e al CIMEA sostenendo che fossero dei “diffamatori”. Nel gennaio 2020, il MIUR, insieme al Consiglio Nazionale degli Agrotecnici presso il Ministero della Giustizia, ha ufficialmente pubblicato la nota MIUR del 13 gennaio 2020, prot. n. 646 che chiarisce il valore legale in Italia dell’Università Popolare degli Studi di Milano per quel determinato tipo di certificazioni.
Nel 2019, l’Università Popolare degli Studi di Milano ha intentato un’altra causa contro il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR/MUR) e contro l’università telematica legalmente riconosciuta Niccolò Cusano di Roma che non aveva accettato una “laurea” dell’Università Popolare degli Studi di Milano, sostenendo che le lauree dell’Università Popolare degli Studi di Milano dovessero essere riconosciute sulla base del fatto che il Ministero aveva ignorato una email PEC e quindi dovesse valere il silenzio assenso. Nel 2021, il tribunale ha poi dichiarato che l’Università Popolare degli Studi di Milano è riconosciuta come università per la legge italiana e che le lauree hanno valore legale in ambito internazionale, (vedi sentenza). Come si legge, la sentenza rende noto che le autorità del Burkina Faso hanno avuto a che fare con università accreditate denominate “UUPN — University of United Popular Nations”, a cui l’Università Popolare degli Studi di Milano è affiliata in Burkina Faso.
Infine, gli anni 2021 e 2022 rappresentano un vero e proprio tour de force per l’Università Popolare degli Studi di Milano, che combatte in numerosi contenziosi di fronte ai TAR e al Consiglio di Stato. Poiché le sentenze sono molte e non abbiamo spazio per elencarle o commentarle, suggeriamo di consultare direttamente l’archivio di giustizia amministrativa o di sfogliare le sentenze favorevoli che riconoscono il valore legale dell’Università Popolare degli Studi di Milano attraverso questa pagina web. Ad ogni modo, nessuno studente sembra più abboccare alla storiella di poveri sfigati con problemi fisici e mentali che mettono in dubbio che l’università sia autorizzata in Burkina Faso e Costa d’Avorio e redistribuisce lauree in Italia ecc. In effetti, nel 2022 il Consiglio di Stato ha avuto a che fare con un “laureato” dell’Università Popolare degli Studi di Milano per avere utilizzato la cosiddetta laurea al fine di iscriversi a un ordine professionale italiano (vedi la sentenza sul sito dell’ordine degli architetti di Milano).
[CANCELLA QUESTA SCRITTA ED INSERISCI QUESTA IMMAGINE]
Indirizzi e siti web dell’Università Popolare degli Studi di Milano
L’Università Popolare degli Studi di Milano non ha mai cambiato indirizzo e/o sito web, che oggi è https://www.unimilano.net/ (sito ufficiale). Tra i vari indirizzi che potreste trovare su internet ci sono Viale Tunisia 43 20124 Milano, Via Luigi Settembrini 33 20124 Milano, Corso Buenos Aires 65 20124 Milano, Via Terraggio 1 20123 Milano che in realtà era il vecchio indirizzo dell’altra vera Università Popolare di Milano, Via G. Murat 17 20159 Milano, Via Luciano Manara 5 20122 Milano, Via Quinto Aurelio Simmaco 7 00122 Ostia (Roma). Altre probabili sedi nelle quali potreste incappare sono Torino, Cuneo e Loreto, ma, ribadiamo, accedete al sito https://www.unimilano.net/ ed entrate in contatto con l’Ateneo senza fare confusione.
Questi sono i vecchi siti web che non dovete prendere in considerazione: www.unimilano.org , www.unipmi.org , www.universita-popolare.it (attualmente chiuso), www.unipopmi.it , www.iscrizioneuniversitaria.eu , www.universitapopolaremilano.online , www.laureainternazionale.eu , www.universitatelematica.info , www.universitapopolari.cloud , www.sdlcorporateuniversity.it (attualmente chiuso), www.unipmi.it (attualmente chiuso), www.unidep-edu.org/international , www.unised.it (sito che informa sulle lauree in criminologia dell’Università Popolare degli Studi di Milano), www.isf.college (altro sito che informa sulle lauree in criminologia dell’Università Popolare degli Studi di Milano, stesso indirizzo di unised.it), www.csfo.it (rivende tutte le lauree dell’Università Popolare degli Studi di Milano), centrostudisocrates.info (rivende tutte le lauree dell’Università Popolare degli Studi di Milano), www.upss.it (rivende le lauree in scienze motorie dell’Università Popolare degli Studi di Milano). Da anni, l’elenco di siti è in costante evoluzione, in concorrenza con le norme per lo spam di Google, che dicono chiaramente che “le nostre norme sullo spam contribuiscono a proteggere gli utenti e a migliorare la qualità dei risultati di ricerca. Per essere idonei a comparire nei risultati della Ricerca Google (pagine web, immagini, video, notizie o altro materiale che Google trova sul web), i contenuti non devono violare le norme generali della Ricerca Google o quelle relative allo spam elencate in questa pagina”. Chiaro per tutti fino a qui?!?
L’Università Popolare degli Studi di Milano ha anche una sede in Madagascar, come puoi verificare cliccando qui. Si legge che la sede del Madagascar è stata creata il 17 ottobre 2017 con il patrocinio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; qui trovi il comunicato ufficiale del Presidente rilasciato a seguito dell’incontro con il Presidente del Madagascar.
L’Università Popolare degli Studi di Milano ricorda pure, come si evince attraverso questo link, di gestire una scuola di giornalismo a New York, utile per il praticantato.
Yorker International University
Il presidente dell’organizzazione, Marco Grappeggia, è anche fondatore e presidente della Yorker International University, che si trova in varie località d’America: South Dakota, New York City, Florida e Argentina, oltre che a Milano presso lo stesso indirizzo dell’Università Popolare degli Studi di Milano contattabile via email nell’arcipelago di social network. L’Ufficio per le autorizzazioni alle lauree dell’Oregon e il Dipartimento dell’istruzione dello stato di New York hanno reso noto che la Yorker International University viene accreditata su internet, abbiamo anche visto la pagina Wiki ufficiale e tutto torna, a differenza di quella dell’Università Popolare degli Studi di Milano che è stata oggetto di contraffazione – qui il servizio de Le Iene che chiarisce come si fa e quanto rende una fake news pubblicata su Wikipedia. . Appunto, la Yorker International University rilasciava lauree in Italia anche attraverso l’Università Paulo Freire, una piccola università privata situata in Nicaragua, accreditata, dotata di questo centro pedagogico. Poiché questa università privata del Nicaragua aveva difficoltà a rilasciare lauree in Italia, quelle lauree sono oggi viste in una certa maniera, indipendentemente dal fatto che fossero lauree fasulle o meno in Nicaragua. Per chi non lo sapesse, Nicaragua nel 2023 è stata eletta una dei migliori Paesi del suo Continente per laurearsi con tempi brevi e per vie telematiche (fonte).
La collaborazione con Forbes Italia e Semrush
Il 3 novembre 2021 l’Università Popolare degli Studi di Milano in collaborazione con Semrush ha condotto una ricerca sull’importanza della reputazione che sembra essere l’asset più importante nei rapporti commerciali e imprenditoriali, ancor più dell’eventuale vantaggio economico – qui trovi l’articolo completo con intervista al rettore Giovanni Neri.
Rettori dell’Università Popolare degli Studi di Milano
Giuseppe Catapano
Secondo quanto letto su Repubblica.it, nel 2023 ha ricevuto un importante riconoscimento come autorevole figura professionale di spicco che ha portato in alto il concetto di formazione in Italia.
Marco Grappeggia
Il fondatore, attuale presidente e direttore, ed ex rettore Marco Grappeggia (alias Marco Edgardo Grappeggia) ha un dottorato di ricerca conseguito alla Columbia Business School (Columbia University) di New York, anche se sul sito della Columbia University troviamo in inglese gli academics credits departments; usa il titolo di “prof.” anche se di fatto è Presidente dell’Università Popolare degli Studi di Milano, docente, formatore, giornalista pubblicista – oppure visita il database ufficiale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca dedicato a professori e ricercatori. Fa parte della American Medical Association, della American Psychological Association, della American Marketing Association, e della Government Accreditation Association of Delaware, che è un ex raggruppamento di fabbriche di diplomi americane.
In passato è stato sergente nelle Forze Speciali ed ha ricevuto premi e riconoscimenti da Jimmy Carter, George W. Bush, Daniel Ortega, e dai veterani di guerra americani. Chiariamo che nessuna di queste persone, oggi, ha rapporti professionali con l’Università Popolare degli Studi di Milano. Gestisce anche blog ed è attivo nella lotta alle fake new in quanto “bufale e disinformazione sono molto pericolose quando riguardano la salute e spesso non è facile distinguerle tra milioni di informazioni. è necessario fare chiarezza sulle fake news più diffuse, smentendole alla luce delle evidenze disponibili” – è un problema di salute, conferma il Ministero. La prima volta che abbiamo sentito parlare di lui è stato in occasione di questo articolo pubblicato sulla testata giornalistica romana “Corriere del Web”, in cui si legge che “L’Università Popolare degli Studi di Milano è un’università di Diritto Internazionale autorizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con Presa d’atto n. 313 del 14 ottobre 2011 (pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana anno 152°, n. 146).” e fondamentalmente ci sono altre recensioni ed opinioni dei lettori.
Ha scritto e pubblicato un libro intitolato “Hippy Leader Ship Drive LSD”, edito nel 2022 da Amazon – qui la recensione.
Arrivati fin qui possiamo davvero dire che laurearsi? Non è mai stato così facile.
Nicola Crozzoletti
Psicologo, psicoterapeuta e vicepresidente dell’Università Popolare degli Studi di Milano, autore di numerose ricerche accademiche, è stato spesso ospite di lustro in tv presso programmi di approfondimento scientifico
Gianni Neri
L’attuale rettore Giovanni Neri, alias Gianni Neri, è un Avvocato Penalista patrocinante innanzi alle Giurisdizioni Superiori, Criminologo Professionista, Professore Universitario di Criminologia Giuridica, Rettore Magnifico dell’Università Popolare degli Studi di Milano – Università di Diritto Internazionale, Presidente A.I.S.C.I. Accademia italiana delle Scienze Criminologiche ed investigative, esperto avvocato penalista, abilitato all’esercizio della professione innanzi alle Giurisdizioni Superiori, professore Universitario (come afferma il database ufficiale) di Criminologia Giuridica presso UPM-Uni Internazionale, specializzato in Diritto Penale dell’Economia, Reati contro la Pubblica Amministrazione (White collar crimes), Criminalità Informatica, Diritto Penale Tributario, Diritto Internazionale Penale (M.A.E. ed estradizioni). Appassionato di musica hard rock e heavy metal, alcuni studenti su Facebook hanno ricordato con piacere che Gianni Neri, da giovanissimo, si recava in onda su emittenti locali dell’area di Roma – assieme all’eccentrico ex sedicente chitarrista Richard Benson, nel frattempo passato a miglior vita . Questo simpatico aneddoto dimostra il clima di simpatia e collaborazione che si è instaurato tra gli studenti ed “Il Magnifico Rettore Prof. Giovanni Neri”, come già raccontato da diversi blogger che hanno interagito con la community di studenti della piattaforma telematica dell’Università Popolare degli Studi di Milano.
Ulteriori fonti
- https://www.giovannineri.it/
- https://www.marcograppeggia.com/
- https://www.today.it/partner/adnkronos/economia/lavoro/universita-popolare-degli-studi-milano-sulla-riforma-dei-crediti-formativi-universitari.html
- https://www.torinofree.it/cultura/atti-miur-universita-popolare-degli-studi-di-milano.html
- https://www.miuristruzione.it/32724-universita-popolare-e-archivio-di-stato-passaggi-storici-di-oltre-un-secolo/
- https://europanelmondo.it/2023/02/09/universita-popolare-degli-studi-di-milano-servizi/
- https://www.tgcom24.mediaset.it/na/unimarconi/l-universita-telematica-la-formazione-verso-il-mondo-del-lavoro_63649307-202302k.shtml
- https://www.ilsole24ore.com/art/nasce-united-prima-associazione-universita-telematiche-e-digitali-AE3HkMZC
- https://syrus.blog/universita-popolare-degli-studi-di-milano-unocchiata-al-materiale-didattico-online-59648.html
- https://www.nytimes.com/2022/10/06/education/learning/online-learning-higher-education.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/Ministero_dell%27istruzione,_dell%27universit%C3%A0_e_della_ricerca
- https://www.adnkronos.com/universita-popolare-degli-studi-milano-sulla-riforma-dei-crediti-formativi-universitari_2PXuHNsExgOwzzHNdGk8S9
- https://forbes.it/2021/11/05/per-3-imprenditori-su-4-la-reputazione-di-fornitori-e-partner-e-fondamentale/
NON ANDARTENE! L’ARTICOLO NON E’ ANCORA FINITO…
Ti sei rotto le scatole di studiare e fare i compiti a casa?
Prenditi una pausa e guarda il film della settimana: LE IENE di Quentin Tarantino.
Dopo una dura giornata di studi e lezioni seguite in Università online come l’Università Popolare degli Studi di Milano, Le Iene di Quentin Tarantino potrebbe essere il film più divertente ed intelligente da guardare per rilassarsi un pò.
Le Iene di Quentin Tarantino: trama e curiosità sul film
Nei cinema circa 30 anni fa, nel 1992, veniva presentato il film Le Iene del regista Quentin Tarantino. È un capolavoro con cui Tarantino si fece conoscere nel mondo e il film divenne presto un cult acclamato anche dal pubblico del Sundance Film Festival, poi di Cannes e dagli spettatori della prima edizione del Noir in Festival a Viareggio. Le Iene uscì in Italia con il titolo Cani da rapina, ma non ebbe successo e il titolo fu cambiato in Le iene e divenne un cult.
In Le Iene c’è già tutto il genio di Quentin Tarantino
Dopo aver scritto due sceneggiature di successo come Una vita al massimo e Assassini nati Tarantino ha deciso di esordire nella regia con Le iene, film in cui credeva molto nonostante nessuno voleva finanziarlo, ma all’interno troviamo tanto del Tarantino che conosciamo con gli elementi tipici della violenza imprevista, i dialoghi fiume e da urlo, il black humour e il sangue.
Le Iene cast
Le iene sono Michael Madsen (Mr Blonde), Edward Bunker (Mr Blue). Harvey Keitel (Mr White), Steve Buscemi (Mr Pink) e Tim Roth (Mr Orange) e lo stesso Tarantino (Mr Brown) e Chris Penn e Lawrence Tierney. George Clooney ha provato a far parte del cast ma non convince Quentin, stessa cosa per Christopher Walken, Matt Dillon, Edward Norton. E a Vincent Gallo, Dennis Hopper, Jon Cryer, Tom Sizemore. Samuel L. Jackson, invece, non fu preso per il ruolo di Mr Orange ma Tarantino lo vorrà negli altri suoi film, come Pulp Fiction. Tarantino desiderava tanto avere nel cast James Woods, infatti, lo contattò ma l’agente non lo riferì all’attore che nel momento in cui venne a saperlo licenziò immediatamente l’agente.
Gli abiti usati di Le Iene
Il budget del film era talmente basso che gli attori dovettero utilizzare gli abiti propri, ad esempio, la tuta da palestra di Eddie “il Bello”, era dello stesso Chris Penn ed i completi neri prendono spunto ai look di Alain Delon nei noir francesi ed ai costumi di A Better Tomorrow II di John Woo e ai Blues Brothers. Le iene è considerato uno dei migliori film sulle rapine, anche se la rapina alla gioielleria non è visibile. Il regista ha dichiarato che questa assenza è dipesa da discorsi legati al budget, anche se Tarantino ha realizzato che la presenza di tale scena avrebbe reso maggiore la tensione della storia.
Link utili:
LE IENE (Reservoir Dogs) su Internet Movie Database
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